lunedì 28 luglio 2014

EURO 2014: Tempesti chiude la porta e l'Italia diventa di bronzo!

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Una partita emozionante, ma la differenza come spesso accaduto negli ultimi anni, la fa l'Airone di Prato, impedendo ai montenegrini di segnare negli ultimi 6 minuti di gioco. Gli altri senatori Aicardi, Giorgetti e Figlioli trascinano il resto del gruppo ad una medaglia inaspettata.
ITALIA - MONTENEGRO 11-9 (1-3,5-3,2-2,3-1)
Italia: Tempesti S., Di Fulvio F. , Velotto A., Figlioli P. 3, Giorgetti A. 4, Fondelli A., Giacoppo M., Gallo V. , Figari N. 1, Luongo S. , Aicardi M. 3, Baraldi F., Del Lungo M. All. Campagna A.
Montenegro: Radic Z., Brguljan Dra. 1, Paskovic V., Petrovic A. 1, Brguljan Dar. , Cuckovic U., Janovic M. 3, Janovic N. , Ivovic A. 2, Misic S. 1, Klikovac F. 1, Jokic P., Scepanovic M. All.Perovic R.
Arbitri: Stavridis e Koganov
Partenza lenta, quasi senza voglia e il Montenegro ci punisce due volte in contropiede, prima con Mladen Janovic e poi con Ivovic in 6 contro 5. Figlioli in superiorità accorcia, ma un fortunato Misic, su ribattuta, riporta il vantaggio montenegrino a due reti. Peroviccomincia la partita portando al centro il mancino Valentino Gallo, prima con Klikovac e poi con Misic, per cercare di caricarlo di falli.
Il secondo quarto comincia ancora con l'asse Figlioli-Aicardi in superiorità, che aveva regalato il pareggio in semifinale con i magiari e con una magia a palomba ancora dell'italo-australiano. Ma un passaggio a vuoto di Tempesti che si fa sorprendere prima da Drasko Brguljan e poi ancora da Ivovic da fuori, ci costringe ad inseguire. L'altalena delle emozioni non si ferma qui, ed un nuovo protagonista sale in cattedra: Alex Giorgetti. Assist al bacio per Aicardi dal centro, gol sul fallo da 5 metri, in faccia a Paskovic e bomba al volo sul corto su assist al bacio di Gallo. Ma all'ultimo secondo ancora Mladen Janovic ci fa male dai 5 metri, con la complicità di Klikovac che schizza l'acqua in faccia a Tempesti, che va su tutte le furie. Scoppia un parapiglia, ma senza consegenze, solo tante spinte e minacce, per fortuna. Si va all'intervallo lungo sul sei pari.
Nel terzo parziale sono gli arbitri a salire in cattedra, chiamando espulsioni a valanga da entrambi i lati. Giorgetti e Figari segnano per gli azzurri, mentre due assist da 1 di Drasko Brguljan in superiorità numerica, uno per palo, a Petrovic e Klikovac, rimanda tutto all'ultima frazione.
A spezzare l'equilibrio a metà quarto tempo, l'episodio decisivo: al gol di Janovic da posizione 2, il Ct Campagna rimprovera Tempesti di non aver chiuso l'angolo lungo, ma in verità sembrava fosse Figlioli a dover coprire la diagonale. L'Airone di Prato si arrabbia e decide di abbassare la saracinesca detonando le cannonate in serie di Ivovic, Paskovic, Klikovac e i fratelli Janovic, sia ad uomini pare che ad uomo in più. Davanti un velenoso assist di Luongo per Aicardi e il rigore di Giorgetti, guadagnato di forza da Baraldi fanno il resto, la medaglia di bronzo si colora di azzurro. 
E' un bronzo che vale oro! Il Settebello rinnovato approfitta di un girone eliminatorio non proibitivo, batte nei quarti la Croazia, anch'essa con molti assenti, ma in semifinale fa tremare i campioni del Mondo e padroni di casa dell'Ungheria e conquista la finale per il terzo posto contro il forte Montenegro di Perovic. Campagna ancora una volta ha avuto ragione, e con un folto gruppo di ragazzi anni '90, da Baraldi a Velotto, da Fondelli a Luongo, compie un'altra impresa frutto soprattutto di lavoro e programmazione.  

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