“…ed il tocco magico di Cinzia Savi Scarponi”.
Con queste parole si conclude il giudizio che la Rari Nantes Bogliasco ha espresso sull’Haba Waba Festival 2014.
Ma Cinzia Savi Scarponi, al debutto come segretaria organizzatrice del Festival, non è piaciuta soltanto al Bogliasco, è piaciuta a tutti. Poche parole, tanti fatti, esattamente come accadeva quando era la n. 1 del nuoto italiano.
Allora i fatti furono 74 medaglie d’oro, 25 d’argento e 3 di bronzo. Oggi i fatti sono il successo senza precedenti del Festival 2014, una settima edizione nella quale il record di consensi (innumerevoli) ha fatto eco al record di squadre partecipanti (120).
Quanti chilometri a nuoto ha fatto Cinzia Savi Scarponi nella sua carriera? Tantissimi, occhio e croce non meno di 20.000, per farsi un’idea 20 volte da Milano a Reggio Calabria. E quanti chilometri ha fatto a piedi nel Villaggio Ge.Tur nei giorni del Festival: “Più o meno gli stessi – scherza Cinzia -, ma li ho fatti con la gioia nel cuore. Sia perchè tutto è andato bene, e questa e la cosa più importante, sia perchè ho trovato l’atmosfera ideale per lavorare”.
Il suo Festival, infatti, è cominciato subito nel migliore dei modi. “Nei mesi precedenti la manifestazione – racconta Cinzia – avevo avuto un rapporto epistolare bellissimo con tutte le società partecipanti. La cosa è proseguita al Festival, sulla mia scrivania sono arrivati non so quanti regali… Una squadra egiziana mi ha portato due papiri con il loro alfabeto, Singapore un bellissimo asciugamano… E poi champagne, bottiglie di vino dalla squadra montenegrina. Non le ho bevute, le ho regalate”.
Savi Scarponi, infatti, funziona “a caffè”, è il suo carburante. Chi confeziona un evento delle dimensioni dell’Haba Waba deve necessariamente essere sempre sveglio perchè “al Festival – spiega Cinzia – i ritmi di lavoro sono impressionanti: si comincia alle 8 del mattino e si finisce a mezzanotte. Con una particolarità: qui tutti fanno un po’ di tutto. In altre parole: quello che in 30 anni di carriera avevo fatto globalmente lavorando per il nuoto, per il canottaggio, per la danza moderna, qui l’ho fatto in una volta sola”.
Tanta fatica, ma anche tanta gioia. “Sì, perchè al di là del fatto che questa esperienza al Festival ha accresciuto il mio mia bagaglio personale e professionale, io mi sono davvero trovata benissimo con l’Haba Waba. Lavorare nel mondo dello sport è sempre bello, lavorare per i bambini è meraviglioso”.
E a settembre si riparte. “Torneremo a Lignano – spiega Cinzia – per cominciare a lavorare per l’edizione 2015 del Festival. Ancora più squadre? Per l’edizione 2014 abbiamo dovuto dire no a tante richieste di partecipazione, e noi nel limite del possibile vogliamo accontentare tutti. Si cercherà, quindi, di aumentare sia il numero delle squadra sia la qualità della manifestazione. Perchè non c’è limite al meglio”.
Ma prima… “prima cercherò di farmi qualche tuffo in acque che non siano clorate. Ho in mente la Grecia, un giro per le isole…”.
Sono circa 3000, esattamente lo stesso numero di persone con le quali Savi Scarponi è entrata in contatto quest’anno per l’Haba Waba. Buone vacanze, Cinzia.
Mario Corcione
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