La finale che non t'aspetti. La Serbia di Deki Savic distrugge l'Ungheria di Tibor Benedek padrona di casa per 12 a 7, ma per lunghi tratti di gara il divario è stato perfino più ampio. La talentuosissima squadra slava gioca la partita perfetta, vendicando la sconfitta nel girone con i magiari.
UNGHERIA - SERBIA 7-12 (1-3,1-4,4-2,1-3)
Ungheria: Nagy V., Gor-Nagy M., Madaras N. , Erdelyi B. 1, Vamos M. 3, Hosnyanszky N. , Decker A., Szivos M. 1, Varga Da. 1, Varga De. 1, Toth M., Harai B., Decker A. All. Benedek T.
Serbia: Pijetlovic G., Mandic D. 2, Gocic Z. 3, Randjelovic S., Cuk M. 1, Pijetlovic D. 1, Nikic S. , Aleksic M. 1, Radjen N. 1, Filipovic F. 2, Prlainovic A. 1, Mitrovic S. , Mitrovic B. All. Savic D.
Arbitri: Alexandrescu e Margeta
Sono due le immagini che rimarranno impresse in questa finale europea di Budapest: gli occhi lucidi di Tibor Benedek a due minuti dalla fine, che guarda sconsolato la vasca, con nella mente la delusione di non essere proprio scesi in acqua; e Dejan Savic, che mentre la sua squadra è in acqua a festeggiare, lui va spedito dall'amico Benedek a congratularsi, con lo sguardo serio, soddisfatto, ma con dentro ancora la rabbia della scorsa stagione dove da favorita del Mondiale arrivò nelle retrovie. L'Orso di Belgrado ha covato vendetta per un anno intero e dopo aver battuto il Montenegro in una storica semifinale, ha spazzato via la tensione e annientato l'Ungheria dei fratelli Varga.
Una partita da subito in discesa, dove a turno tutte le bocche da fuoco serbe sparano contro i due malcapitati portieri ungheresi (Benedek sostituisce Nagy a metà secondo tempo, ndr) bucandoli da ogni parte. Andrija Prlainovic, il prossimo anno di ritorno a Recco, delizia il pubblico distribuendo assist a tutto campo, i due mancini Mandic e Filipovic hanno la glicerina nelle mani e il capitano Gocic da regista si trasforma in cecchino colpendo tre volte su tre tentativi.
Davanti alla perfezione serba gli ungheresi si sciolgono subito e la partita diventa quasi un'esibizione, ma i padroni di casa diventano gli sparring partner. La Serbia ritorna quindi d'oro, dopo la vittoria agli ultimi Europei di Eindhoven, mentre l'Ungheria continua ad essere al topo con il nuovo ciclo di Tibor Benedek.
I premi individuali sono andati a Denes Varga, MVP degli Europei, e Gojko Pjetlovic, Miglior Portiere.
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