martedì 16 settembre 2014

Trofej ''Mali Medo'' Mladi vaterpolisti Radničkog iz Kragujevca peti u Zagrebu


Mladi vaterpolisti Radničkog Kon Tiki osvojili su peto mesto na 27. međunarodnom vaterpolo turniru „Mali Medo“, održanom u Zagrebu, u organizaciji VK Medveščak.Izabranici Danila Nikolića, rođeni 1999. godine, imali su priliku da se nadmeću sa vršnjacima najboljih srpskih i hrvatskih klubova, poput Primorja, zagrebačke Mladosti, Partizana i Vojvodine.Posle pet kola ligaškog takmičenja prvo mesto pripalo je riječkom Primorju, Partizan je bio drugi, a domaći Medveščak treći.

Torneo Internazionale "Čempions čelindž" a Sarajevo

Kragujevčanima turnir u Sarajevu

Vittorie su tutti e tre i rivali, i giocatori di pallanuoto dei Radnicki di Kragujevac ha vinto il Torneo Internazionale "Čempions čelindž" a Sarajevo, è stato annunciato dal club. Sumadinci hanno prima Battuto conto Kinef Kireši da San Pietroburgo con 13 7, e poi Jadran da Spalato alle 16:10 e dalle Jadran Herceg Novi con 10: 5.

Coppa Italia Maschile: Girone di Sport Management


 
  

In Coppa Italia, primo impegno ufficiale della stagione, la BPM Sport Management affronterà Como Nuoto, Canottieri Napoli e Bogliasco. Di seguito il programma delle partite che si svolgeranno alla Piscina Dugoni di Mantova:
  • venerdì 26 settembre 2014:



h 18.00 – COMO NUOTO vs BOGLIASCO
h 20.00 – SPORT MANAGEMENT vs CANOTTIERI NAPOLI

  • sabato 27 settembre 2014



h 09.30 – CANOTTIERI NAPOLI vs COMO NUOTO
h 11.30 – SPORT MANAGEMENT vs BOGLIASCO

h 15.30 – BOGLIASCO vs CANOTTIERI NAPOLI
h 17.30 – SPORT MANAGEMENT vs COMO NUOTO

Common training Sport Management-Pro Recco


COMUNICATO STAMPA
La stagione sportiva 2014-15 è alle porte. La Pallanuoto BPM Sport Management, neopromossa nel Campionato di A1, sarà impegnata a partire da domani, 16 settembre, fino a mercoledì 17, alla Piscina Comunale di Sori, in un “common training” con la compagine locale della Pro Recco, la squadra campione d’Italia nelle ultime nove stagioni.
“La trasferta in terra ligure – afferma Gu Baldineti – ci serve, per completare l’amalgama della squadra tra gli elementi confermati della scorsa stagione e i nuovi acquisti. Al momento – prosegue il mister – sono soddisfatto del lavoro svolto dai miei ragazzi in queste prime settimane e sono convinto che proseguendo su questa strada potremo ottenere dei risultati positivi già nel concentramento di Coppa Italia che ospiteremo a Mantova venerdì 25 e sabato 26 settembre”.
Inoltre, giovedì prossimo 18 settembre, nella sala Arazzi del Comune di Verona, l’amministrazione locale premierà con un riconoscimento ufficiale la BPM Sport  Management per la storica promozione in A1. Non solo. Il giovedì successivo, 25 settembre p.v., il Comune di Monza conferirà un altro importante premio ai giocatori del Prof.Tosi per i meriti ottenuti in vasca al Centro natatorio BPM Palace Pia Grande di Monza. Nella stessa giornata del 25 settembre lo staff della BPM Sport Management presenterà alla stampa la nuova squadra e il progetto relativo al settore giovanile pallanuoto per la stagione 2014/15.

Aquademia Velletri: riparte l’attività



COMUNICATO STAMPA
Ripresa degli allenamenti per l’Aquademia, che anche quest’anno parteciperà ai Campionati  di Pallanuoto Maschile. Come lo scorso anno Aquademia ha siglato un accordo con le piscine Tortuga, mantenendo l’esclusiva delle squadre di pallanuoto giovanile maschile a Velletri che continueranno ad allenarsi nella storica struttura di via Piazza di Mario.
Novità di quest’anno è la confluenza in Aquademia anche della squadra larianese ‘Atleti per caso’ che parteciperà ai campionati con la calottina dell’Aquademia. Questo è stato reso possibile da un accordo preso con la piscina Millennium di Lariano. I due poli manterranno comunque ognuno la propria identità e  parteciperanno ai campionati con autonome squadre. Quindi da un punto di vista degli atleti non ci saranno grossi cambiamenti, ma solo l’opportunità di lavorare e crescere insieme con un accrescimento del tasso tecnico necessario per contrastare le sempre più forti compagini romane.
Ulteriore novità è la creazione di una prima squadra che disputerà il campionato di Serie D o, se ne esisteranno le condizioni, di poter direttamente accedere al più prestigioso campionato di serie C.
Ci dice Maria Altrini Presidente di Aquademia  -. I nuovi accordi permetteranno  alla nostra associazione di accrescere l’offerta formativa per i ragazzi e di migliorare la competitività del nostro settore agonistico, che insieme alla proficua collaborazione ormai esistente da diversi anni con l’Olimpia di Pomezia, con le molte attività programmate e sviluppate in comune, renderanno il progetto Aquademia sempre più vicino agli scopi associativi. Nella stagione 2014/2015 si prevede anche la creazione di una prima squadra. Vengono confermate anche le collaborazione con le diverse squadre di A1 ed A2 , già in essere lo scorso anno e ne saranno attivate delle altre. Dettagli sono stati forniti all’assemblea degli associati svoltasi il 13 Settembre 2014 e nei prossimi giorni è prevista un analogo incontro con i nuovi associati di Lariano.
Quest’anno Aquademia è anche alla Sagra del Fungo porcino nei giorni 13, 14, 19 e 20 Settembre per dare informazioni e chiarimenti a tutti coloro che ne faranno richiesta

domenica 14 settembre 2014

E morto Predrag Manojlovic

Preminuo legendarni vaterpolista, Predrag Manojlović!

Domenica scorsa a Belgrado e morto leggendario ex giocatore di pallanuoto nazionale dalla Serbia, Predrag Manojlovic
Predrag Manojlovic è nato il 20 settembre 1951 a Spalato. Ha iniziato a praticare pallanuoto nel club POSK da Spalato, la parte più importante della sua carriera da giocatore è stato nella pallanuoto club "Partizan" di Belgrado, con cui ha vinto il Coppa dei Campioni  per due volte ed è stato piu volte vincitore del campionato e la Coppa di Jugoslavia. 
Sport serba e internazionale ha perso un grande lavoratore sportivo. Domenica scorsa a Belgrado dopo una breve e grave malattia, morì Predrag Manojlovic, il leggendario giocatore di pallanuoto e attivista sportivo, consulente del Comitato Olimpico della Serbia. 
Nella sua carriera, Manojlovic ha 264 presenze con la nazionale, e le realizzazioni più rappresentative erano per lui una medaglia d'argento ai Giochi Olimpici di Mosca nel 1980, medaglia di bronzo ai Campionati del Mondo a Belgrado nel 1973 e di Berlino nel 1978, una medaglia di bronzo ai Campionati Europei in Vienna nel 1974 e argento ai Campionati Europei di Jenčepingu nel 1977. 

Dal 1985-1997 Predrag Manojlovic era segretario generale del jugoslava Associazione Sportiva "Partizan", nel periodo compreso tra il 1993-1994 e il Presidente dell'Assemblea di Belgrado. Dal 2000-2009 Manojlovic si trovava sul luogo del Segretario generale del Comitato Olimpico della Serbia, e, successivamente, rimase nella carica di consigliere. Tra il 2005 e il 2013 è stato Segretario Generale delle ONG europee dello sport (ENGSO), e dal 2013 in poi era in carica di vice presidente. 

Informazioni sul luogo e il tempo di commemorazione e funerali sarà successivamente pubblicato.

Preminuo legendarni vaterpolista, Predrag Manojlović!

U nedelju je u Beogradu preminuo legendarni bivši vaterpolo reprezentativac Srbije, Predrag Manojlović.

Preminuo legendarni vaterpolista, Predrag Manojlović!  


Predrag Manojlović je rođen 20. septembra 1951. godine u Splitu. Počeo je da trenira vaterpolo u klubu Pošk iz Splita, a najveći deo igračke karijere proveo je u vaterpolo klubu “Partizan” iz Beograda, sa kojim je osvajao Kup Evropskih šampiona dva puta i bio višestruki osvajač prvenstva i Kupa Jugoslavije.
Srpski i međunarodni sport izgubio je velikog sportskog radnika. U nedelju je u Beogradu, Nakon kratke i teške bolesti, preminuo Predrag Manojlović, legendarni vaterpolista i sportski radnik, savetnik u Olimpijskom komitetu Srbije.
U svojoj karijeri, Manojlović je 264 puta nastupio za nacionalni tim, a najveći reprezentativni uspesi bili su mu: srebrna medalja sa Olimpijskim igrama u Moskvi 1980. bronzane medalje na Svetskim prvenstvima u Beogradu 1973. i Berlinu 1978., bronzana medalja na Evropskom prvenstvu u Beču 1974. i srebrna na EP u Jenčepingu 1977.
Od 1985-1997 Predrag Manojlović bio je generalni sekretar Jugoslovenskog sportskog društva “Partizan”, a u periodu od 1993-1994 i potpredsednik Skupštine grada Beograda. Od 2000-2009 Manojlović se nalazio na mestu generalnog sekretara Olimpijskog komiteta Srbije, a nakon toga ostao je na mestu savetnika. U periodu između 2005. i 2013. godine bio je generalni sekretar Evropske sportske nevladine organizacije (ENGSO), a od 2013. na dalje  nalazio se na mestu potpredsednika.
Informacija o mestu i vremenu komemoracije i sahrane biće naknadno objavljena.
(Telegraf.rs)

Ireland 4-nation tournament Men and women Dublin, Ireland (National Aquatic Centre): Denmark unbeaten after day 1 in Dublin


After the first of two days of friendly competition at the National Aquatic Centre in Dublin, Ireland the national team from Denmark emerged as leader in the men's tournament staying unbeaten in two games. The Danish team held off Scotland in their first match-up 11-12 and later on Saturday defeated Wales in another high scoring encounter 14-19. Hosts Ireland kicked off the tournament in positive fashion by beating Wales 8-16 in the weekend's first match. Scotland however gained their first win beating Ireland 14-10 to conclude day 1 action. In the women's tournament Ireland and Scotland emerged victorious. The Irish women convincingly got past Wales 4-17 while Scotland got the better of Denmark 11-6. The four-nation friendly tournaments will be concluded on Sunday.

Saturday 13 September

Wales vs. Ireland 8-16  - men
Scotland vs. Denmark 11-12 - men
Wales vs. Ireland 4-17 - women
Scotland vs. Denmark 11-6 - women
Wales vs. Denmark 14-19 - men
Scotland vs. Ireland 14-10 - men

Sunday 14 September
09.00: Wales vs. Scotland - women
10.15: Denmark vs. Ireland - women
11.45: Wales vs. Scotland - men
13.00: Denmark vs. Ireland - men
14.30: Denmark vs. Wales - women
15.45: Scotland vs. Ireland - women

N.b.: times mentioned are local time.

Hungarian water polo expo and all-star event: The verdict!


Saturday morning at 9 o’clock the doors opened to the first ever water polo expo event in Budaörs, Hungary. The market stands were ready, the clubs were ready, the players were ready, and the organisation was ready. A lot had been said and done ahead of this revolutionary event and the expectations were high. All that was left to be done was to wait for the fans to show up. When they did, the event transformed into a never seen before spectacle where fans could finally meet all their heroes in person. Children chasing around the players while trying to complete their autograph and photo wish list. Even adults that felt the excitement of their younger years again as they waited in line for a smile from Gergely Kiss, a wink from Tamás Kásás, or a pat on the back from Márton Szivós.
The entire day clearly had one goal in mind, to please the fans. Please the people who cheer and boo, who laugh and cry, together with the actions in the pool. Saturday, was their day.


Hungarian national team captain Dániel Varga emphasizes how important the fans are for water polo when he is asked if the expo was worth the travel from Szolnok to Budaörs.
“I always say that as long as these kinds of events are organized and the fans are interested in us players, it is definitely worth the effort! This is a “burden” that comes from the love and appreciation of the fans. Whatever we need to sacrifice to be here, that what comes back in return is worth so much more.”(source – vlv.hu)

Szolnok colleague Viktor Nagy confirms the words of Varga.
“I arrived and could only set a few steps into the expo before children and parents all gathered for autographs and photos! But that is fantastic. A lot of people in Hungary love water polo and it was about time that somebody made this event happen.” (source – Digi Sport)

Highlight of the day was the exhibition match of Hungarian first division players and several stars from the past. Olympic champions like Tamás Kásás, Tamás Varga and Bulcsú Székely teamed up with youngsters such as Tibor Fazekas (Honvéd), Sándor Illés (Honvéd), and Krisztián Bedő (Eger) to entertain the audience in a game of 3 times 10 minutes. Added to this remarkable mix of past, present, and future were Viktor Nagy (Szolnok), Zoltán Szécsi (Kaposvár), Márton Lévai (Honvéd), Miklós Gór-Nagy (OSC), Norbert Hosnyánszky (Eger), Dániel Varga (Szolnok), Bence Fülöp (Honvéd), Norbert Madaras (Szolnok), Balázs Erdélyi (Eger), Gergely Kiss (Honvéd), Márton Tóth (Szolnok), Dániel Angyal (Eger), Barnabás Steinmetz (Honvéd), Ádám Decker (OSC) and Márton Szivós (Eger).


Photograph: Sandor Stuber / vlv.hu

In short, the fans loved it and the players also enjoyed themselves.
This event was the first step in a quest to ensure the future of water polo and help the sport get the attention and admiration that it deserves. Head organizer István Gergely finally says: “This was a milestone for water polo. I am not expecting everything to suddenly be colorful again because of one event, but we have at least set something in motion. This is what we need to build on.” (source – vlv.hu)

Report: Kevin Vernooij.

Il Memorial D’Angelo è del Posillipo


CLICCA SULL’IMMAGINE PER INGRANDIRLA
Giudice Arbitro: Dario Barone
Arbitri: Alfi, Barletta, Bonavita, Calabrò, D’Alessio Biagio, Gomez, Guarracino, Pascucci
Peppe e Toni D'Angelo, fratelli di Enzo, premiano Gallo, capitano della squadra vincitrice
CLASSIFICA FINALE: Posillipo 7; Acquachiara 6; Vasutas 3; Canottieri Napoli 1
Terza giornata – Sabato 13 settembre
CANOTTIERI-POSILLIPO 13-13 (4-4; 3-1; 3-4; 3-4)
Dooa Posillipo: Caruso, Dolce 1, Russo 1, Foglio, Briganti 1, Radovic 4, Renzuto 2, Mauro, Bertoli 2, Mandolini 2, Saccoia, Negri. All. Cufino.
Canottieri Napoli: Turiello, Buonocore 3, Di Costanzo 2, Migliaccio 1, Brguljan 2, Borrelli 3, Ronga, Campopiano, Maccioni, Velotto 1, Baraldi, Esposito 1, Vassallo, Iaccarino, Ronga, Bernaudo. All. Massa.
Arbitri: Calabrò e D’Alessio B.
NAPOLI – Enrico Caruso, eletto dai tecnici miglior giocatore del torneo, onora la nomina con un’altra buona partita, che però non consente al Dooa Posillipo, già vincitore del Memorial D’Angelo con una giornata di anticipo, di chiudere la manifestazione a punteggio pieno. Vuoi perchè la Canottieri Napoli ha disputato un’ottima gara, arrivando a condurre anche di quattro lunghezze (9-5 all’inizio del terzo tempo, controfuga di Borrelli) vuoi perchè, dopo aver effettuato il sorpasso che sembrava definitivo (12-13) grazie al quarto gol del solito Radovic (capocannoniere del torneo con 11 reti), è successo un episodio un po’ fuori dalle righe che ha consentito alla squadra di Massa di pervenire al pareggio a 2″ dal termine. Scambio di “cortesie” tra Mandolini e Vassallo e rosso al giocatore del Posillipo per brutalità, con annesso rigore trasformato da Di Costanzo per il 13-13 finale.
IL COMUNICATO DEL DOOA POSILLIPO
La palma di miglior giocatore assegnata all’esordiente portiere rossoverde Enrico Caruso e le undici reti di Radovic capocannoniere del torneo, ccompletano il successo della formazione rossoverde che vince il Memorial concludendo imbattuta la manifestazione. E poteva anche essere un “”percorso netto” con tre vittorie su tre incontri se, nei secondi di un concitato (inspiegabilmente) finale del match non fosse stato espulso il  orossoverde Mandolini per brutalità ai danni di Esposito con conseguente rigore assegnato ai giallorossi e trasformato da Brguljan che, ad un solo ssecondo dalla fine, fissava il risultato definitivo sul 13 a 13.
Erano gli ultimi istanti della partita con il Posillipo in vantaggio di una rete e palla in mano, quando gli arbitri si accorgevano di uno scambio di “colpi proibiti” tra i due atleti entrambi poi usciti dall’acqua con i segni della “discussione”; infatti, Esposito accusata una ferita al labbro inferiore, mentre Mandolini un ematoma all’occhio destro.
Per quando attiene, invece, al film dell’incontro, c’è poco da evidenziare considerato che entrambe le squadre non avevano più nulla da chiedere a questo torneo, per cui la partita si è svolta con sufficiente scioltezza ed è stata abbastanza piacevole e con continui capovolgimenti di fronte.
Dopo una prima frazione in assoluto equilibrio la Canottieri, tra il secondo ed il terzo tempo ha provato ad allungare portandosi fino al +4, ma il Posillipo ha ricucito lo strappo fino al citato vantaggio di una lunghezza conquistato a meno di un minuto dalla fine; poi l’episodio che ha deciso il match.
“Sono soddisfatto del comportamento dei nostri ragazzi. – il commento a caldo del vice presidente sportivo rossoverde Maurizio Marassi – Questo torneo, oltre a rappresentare un buon banco di prova in vista dell’imminente inizio di Coppa Campioni e campionato, è stata l’occasione per dimostrare che la “linea giovani” voluta dal Circolo d’intesa con l’allenatore, incomincia a dare i suoi primi frutti e può risultare sicuramente vincente nel prossimo futuro”.
Sulla stessa lunghezza d’onda mister Cufino: “Non posso che essere contento per la prestazione della mia squadra che ha onorato in pieno la memoria di Enzo D’Angelo. Abbiamo infatti disputato e vinto in maniera volitiva il torneo giocandolo tutto in condizioni di formazione rimaneggiata per le assenze dettate da motivi cautelativi di tre pilastri fondamentali della squadra: il portiere Negri, il centroboa montenegrino Klikovac e il nostro capitano Gallo. Soddisfatto della prestazione di tutti e anche degli esordienti Caruso, Brigante e Mauro e grande iniezione di fiducia in vista dell’impegno di Coppa Campioni e della prima difficile partita col Verona. Ci attende un anno difficile e impegnativo dove non solo dobbiamo confermarci, per quanto dobbiamo puntare a migliorarci perché per mentalità non dobbiamo accontentarci mai. Sarà indispensabile mantenere altissima sempre la condizione fisica e mentale, migliorare la qualità tecnica individuale e perfezionare l’organizzazione del gioco nei dettagli. Vitale per noi l’utilizzo di spazi adeguati all’alto livello per cui competiamo e la serenità del gruppo. Con queste premesse e con questi ingredienti – ha concluso l’allenatore –  nessun traguardo, nel tempo, è precluso a questo Posillipo”.
Nino d’Agresti
Enrico Caruso, miglior portiere del torneo, premiato dalla campionessa paralimpica di “Milleculure” Manuela Migliaccio
ACQUACHIARA-VASUTAS 12-10 (3-3; 3-1; 4-2; 2-4)
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Marziali 1, Rossi, Paskvalin 1, Scotti Galletta 1, Petkovic  5, Lanzoni, Ferrone, Luongo S. 3, Valentino 1, Astarita, Gitto M., Lamoglia, Tozzi, Addeo. All. De Crescenzo P.
Vasutas Budapest: Gyorke, Tatar, Nagy N., Borsos 1, Nagy S., Torok, Letay 1, Ambrus 3, Kovacs 1, Pasztor 3, Kotsidis, Meszaros, Szabo Bendeguz 1, Szakonyi. All. Marcz.
Arbitri: Bonavita e Pascucci.
NAPOLI – In palio il secondo posto nella sfida tra Tamas Marcz, allenatore del Vasutas, e la “sua” Carpisa Yamamay Acquachiara. Gli ungheresi fanno bella figura riuscendo a rimontare un pesantissimo passivo (da 9-4 a 10-10), ma poi una doppietta di Petkovic fa pendere il piatto della bilancia nuovamente dalla parte della squadra di De Crescenzo, nella quale, oltre al croato, si sono messi in luce in particolar modo Marziali, Luongo e Lamoglia, che ha giocato dal primo minuto tra i pali biancazzurri.
***
Seconda giornata – Venerdì 12 settembre
Radovic al tiro contrastato dall’ex posillipino Rossi (FOTO Roberto Polverino, clicca sull’immagine per ingrandirla)
ACQUACHIARA-POSILLIPO 9-10 (1-4; 2-1: 2-2; 3-2)
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Marziali 1, Rossi 1, Paskvalin 1, Scotti Galletta, Petkovic  3 (1 rig.), Lanzoni 1, Ferrone, Luongo S. 1, Valentino, Astarita 1, Gitto M., Lamoglia, Tozzi, Caccavale. All. De Crescenzo P.
Dooa Posillipo: Caruso, Dolce 1, Russo, Foglio, Renzuto 1, Radovic 4, Mauro 1, Briganti 1, Klikovac, Bertoli, Mandolini 1, Saccoia 1, Negri. All. Cufino.
Arbitri: Barletta e Gomez.
Superiorità numeriche: Acquachiara 4/13, Posillipo 0/1.
Note: espulso Bertoli (P) nel terzo tempo.
NAPOLI – Il Dooa Posillipo vince il Memorial D’Angelo con un turno di anticipo. Anzi, mezzo Posillipo vista la situazione di assoluta emergenza della squadra rossoverde. E’ vero che Cufino ha recuperato Mandolini, autore del gol più bello del derby (grande giocata al centro), ma il tecnico rossoverde ai già indisponibili Negri, Gallo e Klikovac ha dovuto aggiungere strada facendo Bertoli, che ha preso il rosso da Gomez all’inizio del terzo tempo.
Già per questi motivi, quindi, la vittoria sulla Acquachiara sarebbe da sottolineare. Ma, se guardiamo il computo delle superiorità numeriche di cui hanno goduto le due squadre (13 la Carpisa Yamamay, 1 soltanto il Dooa), allora si può tranquillamente dire che il successo rossoverde nel primo derby stagionale è davvero un’impresa. “Abbiamo giocato un’ottima partita difensiva e Caruso tra i pali è stato molto bravo anche stavolta”, ha detto Cufino a fine gara.
Il giovane estremo difensore rossoverde, protagonista di una super-partita (ha parato praticamente tutto) ha commesso un solo errore: un lancio sbagliato sul punteggio di 3-6 che ha impedito a Saccoia, tutto solo davanti a Caprani (di gran lunga il migliore dell’Acquachiara), di portare a +4 il vantaggio rossoverde. La squadra di De Crescenzo, assolutamente inguardabile fino a quel momento, ha tirato fuori l’orgoglio ed ha cominciato a recuperare progressivamente il passivo nonostante le reti di uno stratosferico Radovic e un paio di prodezze del giovane Briganti. L’aggancio (9-9) a due minuti dal termine con Lanzoni, che ha finalizzato un’azione in contropiede innescata da Scotti Galletta e rifinita da Luongo, ma subito dopo Radovic ha riportato avanti il Posillipo (9-10) con il suo quarto gol personale. Finale con assalto alla baionetta dell’Acquachiara alla porta di Caruso, ma il portiere rossoverde è strepitoso in più di un’occasione e salva ripetutamente la vittoria. L’ultimissima parata proprio a fil di sirena, su Matteo Gitto lanciato in 1 contro 0 da uno dei pochissimi errori difensivi del Posillipo, al quale De Crescenzo a fine gara tributa i giusti meriti: “E’ stata una partita molto combattuta, ma la squadra di Cufino ha vinto meritatamente. Noi abbiamo commesso troppi errori, sia in attacco sia nelle retrovie”.
Mario Corcione
Time out Carpisa Yamamay Acquachiara (FOTO Roberto Polverino)
VASUTAS-CANOTTIERI NAPOLI 9-7 (2-1; 3-0; 2-3; 2-3)
Vasutas Budapest: Gyorke, Tatar, Nagy, Borsos 2 (1 rig.), Nagy, Torok 2 (1 rig.), Letay 1, Ambrus 1, Kovacs, Pasztor 3, Kotsidis, Meszaros, Szabo Bendeguz, Szakonyi. All. Marcz.
Canottieri Napoli: Turiello, Buonocore 1, Di Costanzo 4, Migliaccio, Brguljan, Borrelli, Ruocco, Campopiano, Maccioni, Velotto 1, Baraldi 1, Esposito, Vassallo, Iaccarino, Ronga, Bernaudo. All. Massa.
Arbitri: Alfi e Pascucci.
Superiorità numeriche: Vasutas 0/2, Canottieri Napoli 1/13.
NAPOLI – Quando Borsos segna su rigore la rete del 7-3 a metà del terzo tempo, sembra proprio che ci sia poco da fare per la Canottieri Napoli. Invece, trascinata da un ottimo Buonocore (uomo ovunque) e dalle reti di Di Costanzo, la squadra giallorossa riesce a recuperare tutto il passivo (7-7). Potrebbe essere la svolta verso il primo successo della squadra del Molosiglio nel torneo, e invece è il Vasutas a staccare nuovamente i rivali (9-7) con un rigore trasformato da Torok e una controfuga finalizzata da Borsos. Pesano sul nuovo e definitivo vantaggio ungherese anche un rigore sbagliato nel finale da Di Costanzo (palo) e un’occasione fallita a tu per tu col portiere avversario da Velotto, autore peraltro del gesto tecnico più bello del match: il lungo lancio che aveva permesso a Di Costanzo di realizzare il gol del provvisorio 7-7. “La nostra gara è stata resa molto difficile da una partenza disastrosa, il Vasutas ha meritato di vincere”, sottolinea Enzo Massa. “Noi molto meglio rispetto alla partita di stamattina col Posillipo, che forse con un po’ più di attenzione avremmo potuto evitare di perdere”, è il commento di Tamas Marcz.
Mario Corcione
Ambrus in azione sotto la porta del Posillipo (FOTO Roberto Polverino)
Prima giornata – Venerdì 12 settembre
POSILLIPO-VASUTAS 10-8 (2-3; 3-2; 3-0; 2-3)
Dooa Posillipo: Caruso, Dolce, Russo, Foglio 2, Briganti, Radovic 3, Renzuto 2, Gallo, Klikovac, Bertoli 3, Mauro Saccoia, Negri. All. Cufino.
Vasutas Budapest: Gyorke, Tatar 1, Szabo Bence, Borsos, Nagy, Torok 1 rig., Letay 1 rig., Ambrus, Kovacs 2, Pasztor 2, Kotsidis 1, Meszaros, Szabo Bendeguz, Szakonyi. All. Marcz.
Arbitri: Barletta e Gomez.
Superiorità numeriche: Posillipo 3/7, Vasutas 3/6.
Note: usciti per limite di falli Kovacs (V) e Foglio (P).
NAPOLI – Il primo tiro della stagione agonistica 2014-2015 è di Zeno Bertoli (parata di Gyorke), il primo gol porta la firma dell’ungherese Pasztor. Posillipo e Vasutas per due tempi si alternano al comando della gara, poi la squadra di Cufino rompe l’equilibrio con un parziale di 3-0 (8-5) che la formazione di Marcz non riesce più a recuperare.
“Complimenti al Posillipo, ha giocato una buona gara – commenta il tecnico ungherese a fine partita -. Noi potevamo fare qulcosa di più, ma abbiamo sbagliato molto occasioni anche perchè il giovane portiere rossoverde oggi sembrava Rollan”.
Il giovane portiere rossoverde è Enrico Caruso, che Cufino ha schierato tra i pali per tutta la gara a causa dell’indisponibilità di Negri (problemi alla schiena). In formazione solo per onor di firma anche Gallo, prudenzialmente a riposo per un accenno di pubalgia, e Klikovac (forte torcicollo). Assente del tutto Mandolini per problemi di studio, Cufino ha giocato con gli uomini contati. Anche per questo motivo il tecnico rossoverde si è detto soddisfatto: “Non mi aspettavo un esordio così buono, anche se è presto per emettere giudizi. Caruso? Stesso discorso, ha giocato bene, ma è soltanto alla sua prima partita con noi”.
Bertoli il più in forma tra i rossoverdi. Ha fatto tre gol e si è visto repingere dal palo interno la sua conclusione più bella, una palomba da fuori. Radovic il solito cecchino, ma due delle sue realizzazioni sono arrivate con la complicità del portiere ungherese Gyorke. Tra gli ungheresi si è visto poco la stella Torok, a segno solo su rigore. Senza problemi la direzione di Barletta e Gomez.
Mario Corcione
Campopiano si appresta alla conclusione sotto la porta della Carpisa Yamamay Acquachiara (FOTO Rosario Caramiello)
ACQUACHIARA-CANOTTIERI NAPOLI 13-10 (2-2; 4-2; 3-3; 4-3)
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez 1, Rossi, Paskvalin 2, Scotti Galletta, Petkovic  4 (1 rig.), Lanzoni 1, Marziali 2, Luongo S. 3 (1 rig.), Valentino, Astarita, Gitto M., Lamoglia, Caccavale, Addeo. All. De Crescenzo P.
Canottieri Napoli: Turiello, Buonocore 1, Di Costanzo 3, Migliaccio 1, Brguljan 2, Borrelli, Ruocco, Campopiano 2, Maccioni 1, Velotto, Baraldi, Esposito, Vassallo, Iaccarino. All. Massa.
Arbitri: Alfi e Guarracino.
Superiorità numeriche: Acquachiara 4/7, Canottieri Napoli 3/12.
Note: in porta nella Canottieri Napoli col n. 13 Vassallo, che ha parato un rigore a Lanzoni sul punteggio di 8-6; uscito per tre falli: Scotti Galletta (A).
NAPOLI – “Siamo indietro come condizione rispetto all’Acquachiara. Si è visto soprattutto nella seconda parte dell’incontro, quando i biancazzurri sono andati via più volte in controfuga. Perciò, tutto sommato, sono soddisfatto della prestazione della squadra”.
Così Enzo Massa, tecnico della Canottieri Napoli (Zizza assente perchè impegnato con la nazionale agli Europei Under 19 femminili) fotografa il primo derby della stagione. Ed ecco la “fotografia” di Paolo De Crescenzo: “Anch’io sono abbastanza soddisfatto. I ragazzi hanno fatto vedere buone cose, ma è mancata la continuità: più volte, avanti di tre-quattro lunghezze, hanno dato alla Canottieri l’opportunità di riportarsi sotto nel punteggio. C’è quindi molto da lavorare”.
Anche perchè la Carpisa Yamamay Acquachiara è completamente cambiata rispetto alla scorsa stagione: del vecchio roster sono rimasti soltanto capitan Ferrone (oggi assente), Perez, Scotti Galletta, Luongo, Lamoglia e Petkovic, che è subito balzato al comando della classifica cannonieri del torneo con 4 gol. E potevano essere 5 se altruisticamente non avesse ceduto il quinto a Marziali in controfuga 2 contro 0.
Nella Canottieri Napoli Di Costanzo fa immediatamente il suo dovere di ex portando in vantaggio i giallorossi con un tiro da posizione 2. Gol molto bello, ma che sfigura al confronto di quello successivo di Brguljan: un capolavoro.  Giallorossi avanti 0-2, ma il doppio vantaggio dura poco. E quando Paskvalin (buono il suo esordio) mette alle spalle del bravo Vassallo il pallone del 4-2 con un morbido tocco a scavalcare il portiere, si capisce chiaramente che l’inerzia della gara ha già cambiato padrone.
Dopo il cambio di campo (6-4), Lamoglia prende il posto di Caprani tra i pali e si mette in evidenza con una serie di buone parate che aiutano l’Acquachiara a prendere il largo (8-4). Buonocore, protagonista di una splendida girata al volo respinta dal palo, si incarica di ricucire lo strappo assieme a Brguljan e Di Costanzo (8-7), ma nonostante un rigore neutralizzato da Vassallo a Lanzoni la Carpisa Yamamay riesce a staccare nuovamente e definitivamente gli avversari (12-8). Da segnalare soprattutto un gran gol di Luongo e la rete del giovane Maccioni, l’ennesimo promettentissimo prodotto del vivaio giallorosso. “Non a caso – commenta Enzo Massa – oggi è stato messo in formazione”.
Mario Corcione
La Canottieri Napoli (FOTO Roberto Polverino)
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Fuga dalla pallanuoto


INTERVISTA CON ERALDO PIZZO
Pino Porzio dice: “In Italia si avverte una certa volontà complessiva di arrivare al dilettantismo puro”. Cosa ne pensi?
Non condivido questa sua impressione. Ci sono sempre state società che possono spendere di più e altre che invece si trovano più in difficoltà per la corresponsione dei cosiddetti rimborsi-spese ai giocatori. Chiaramente negli ultimi tempi la situazione globalmente è peggiorata a causa della crisi economica.
Fatto sta, però, che oggi la gran parte dei giocatori di serie A fanno due allenamenti al giorno in cambio di compensi che ogni anno si assottigliano sempre più. E, di conseguenza, è aumentato notevolmente il numero degli atleti che decidono di andare all’estero per trovare altre strade…
Io dico, invece, che un gran numero di giocatori li perdiamo molto prima, in età adolescenziale. Già a 12 anni in molte società vengono sottoposti ad allenamenti particolarmente impegnativi, di cui io non vedo assolutamente la necessità, e poichè devono anche studiare questi ragazzi non riescono più a trovare un po’ di spazio per lo svago. Molti non ce la fanno a sostenere questi ritmi e abbandonano l’attività.
Ma è indubbio comunque che oggi moltissime società si trovano con l’acqua alla gola, impossibilitate a corrispondere compensi che possano essere degni dell’impegno profuso dai giocatori. Che consiglio puoi dare?
Nella pallanuoto, col passare degli anni, tecnici e giocatori si sono evoluti ed oggi in Italia in queste due categorie veramente possiamo contare su elementi in grado di svolgere il loro compito egregiamente. L’unica categoria che è rimasta al palo è quella dei dirigenti: sono, dal punto di vista professionale, ancora quelli di una volta. Il dilettantismo impera nella pallanuoto, e per alcune figure di dirigente ci può anche stare. Ma per il reperimento delle risorse economiche e per l’organizzazione generale occorrono dei professionisti. Ecco, il mio consiglio è questo: rinunciare magari a prendere uno straniero e investire quei soldi in figure professionali che possano aiutare la società a reperire le risorse necessarie anche a garantire ai giocatori compensi più adeguati al loro impegno.
Mario Corcione
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INTERVISTA CON PINO PORZIO
L’Adriatic League 2014-2015 è quasi la Superliga Europea che avresti voluto tu…
Per anni mi sono battuto affinchè la Superliga Europea diventasse una realtà. Sarebbe stata importantissima per tutto il movimento. Non può che farmi piacere, dunque, che in Europa ci sia comunque un campionato come l’Adriatic League che allinea ai nastri di partenze molte tra le squadre più forti del continente…
Il campionato italiano, invece…
Si avverte una certa volontà complessiva di arrivare al dilettantismo puro. Certo, è un momento difficile, la crisi economica fa sentire in maniera massiccia il suo peso sulle nostre società, ma neppure è giusto che ormai prendano quasi un rimborso spese giocatori che fanno due allenamenti quotidiani. Sia chiaro, come tecnico sono il primo che vorrebbe che si allenassero dieci ore al giorno, ma bisogna anche mettersi nei loro panni.
E quindi?
Forse sarebbe più logico, a questo punto, un campionato estivo che duri tre mesi e che dia ai giocatori, per il restante periodo, la possibilità di investire il loro tempo in attività più remunerative. Fermo restando che la prima cosa che ti spinge in acqua non sono i soldi, ma la passione.
Aumenta il numero dei giocatori italiani che vanno all’estero…
E alcuni sono anche di valore. Come dargli torto? Io stesso, se avessi un figlio che gioca a pallanuoto, gli consiglierei la strada dello studio.
C’è pessimismo nelle tue parole…
No, purtroppo è la realtà, anche se c’è sempre la speranza che le cose possano cambiare in un futuro prossimo.
E il futuro di Pino Porzio?
Non mi dispiacerebbe cimentarmi a livello di club o di nazionali in qualcosa di diverso, che non sia necessariamente un progetto che miri a vincere qualcosa.
La tua Pro Recco ce la farà a vincere la Champions quest’anno?
Ha un grande allenatore, ha preso tre giocatori che nei loro rispettivi ruoli sono i più bravi al mondo, ha un gruppo di italiani fortissimo. E’ dunque la favorita numero 1 per il successo continentale, fermo restando che vincere la Champions è sempre un’impresa difficilissima.
Mario Corcione
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INTERVISTA CON ANGELO BARRECA
Adriatic League 2014-2015 da sogno. E sarebbe stata ancora più bella con la Pro Recco al via…
Sinceramente non l’abbiamo proprio presa in considerazione. Noi quest’anno puntiamo tutte le nostre forze sul campionato, per vincerlo, e sulla Champions per arrivare tra le prime tre.
Come, le prime tre? Vi accontentereste di un terzo posto?
Siccome l’anno scorso abbiamo detto che puntavamo a vincerla e siamo arrivati sesti, un po’ di scaramanzia non guasta.
Certo, al confronto dell’Adriatic League il campionato italiano di A1 non ci fa una bella figura quest’anno. Verdetti annunciati, pochissimi stranieri di prima fascia…
Non sono d’accordo, è un campionato molto bello, ricco di giovani interessanti. E il verdetto finale non è per nulla scontato. Del resto, gli ultimi due campionati parlano chiaro: il Brescia ci ha reso la vita molto dura.
E le altre?
A me piace molto la Sport Management, ma anche Acquachiara e Posillipo non saranno ostacoli agevoli da superare.
Mario Corcione

Europei femminile under 19: Italia d’argento

PREMI SPECIALI
Miglior giocatrice: Eleftheria Plevritou (Gre).
Miglior portiere: Chrysuola Diamantopoulou (Gre).
Capocannoniere: Greta Gurisatti (Hun) con 24 gol.

1-2 posto
ITALIA-GRECIA 6-7 (2-2, 1-3, 1-1, 2-1)
Reti dell’Italia: Carrega 2, Galardi 2, Ioannou 1, Gragnolati 1.
Reti della Grecia: I. Charalampidi 3, Chydirioti 2, S. Charalampidi 1, Niarchakou 1.
Arbitri: Kun (Hun) e Banos (Esp).
OSTIA – Non basta il gran cuore delle azzurre, non basta il sostegno dello splendido pubblico di Ostia: Grecia campione d’Europa Under 19.
Un verdetto giusto, perchè la squadra di Morfesis ha meritato la vittoria. Un verdetto non sorprendente, perchè la Grecia globalmente è più forte. Ma l’Italia ha onorato la sfida con le elleniche e la medaglia d’argento giocando una buona finale, nella quale è mancata alle azzurre solo un po’ di determinazione (e precisione) sotto la porta avversaria. E anche un pizzico di fortuna.
Azzurre subito in vantaggio con una splendida beduina di Galardi. La Grecia replica subito con Chyridioti, passa in vantaggio con Niarchakou e poi incassa il 2-2 ad opera di Ioannou. Bel primo tempo, tutte reti di buona fattura, soprattutto quelle azzurre: è bellissima anche la deviazione vincente della giocatrice del Rapallo.
In apertura di seconda frazione la Grecia si mangia un gol in contropiede, sul rapido capovolgimento di fronte non sbaglia Gragnolati e riporta avanti le azzurre. Potrebbe essere un momento favorevole per la squadra di Zizza, che sta giocando benissimo in ogni zona del campo, e invece è la Grecia a fare il break (3-5) con il tandem Charalampidi-Chyridioti nonostante un paio di ottimi interventi di Sparano. L’Italia paga con il -2 cinque minuti giocati in maniera perfetta dalla squadra di Morfesis e l’imprecisione delle azzurre nelle conclusioni dal perimetro.
Anche nella terza frazione è il giovane Setterosa a segnare per primo, con Carrega, ma la  Grecia replica con la solita Charalampidi e mantiene il +2 al termine della frazione. L’Italia può recriminare per un’altra beduina vincente (sempre di Galardi) annullata perchè in precedenza gli arbitri avevano fischiato l’uomo in più, non sfruttato poi dalle azzurre (anche perchè mancavano solo 4″ alla sirena).
Nel quarto tempo i direttori di gara pareggiano il conto negando un rigore alla Grecia. L’Italia ha due superiorità numeriche a disposizione per accorciare le distanze ma non le sfrutta anche perchè la Dea Bendata non è azzurra (palo interno e palla che ballonzola sulla linea di porta senza varcarla). E così in controfuga arriva il +3 ellenico: lo segna l’altra Charalampidi, Stefania. Mancano tre minuti e mezzo alla fine dell’incontro.
E’ la resa azzurra? Tutt’altro. Ancora una beduina vincente di Galardi, stavolta convalidata, e la seconda rete personale di Carrega riportano l’Italia a -1 a 61 secondi del termine. La Grecia, come di consueto, amministra saggiamente il pallone fino allo scadere dei 30″, poi si rintana nella propria area per fronteggiare l’ultimo assalto azzurro, che non ha l’esito sperato.

La gioia delle neocampionesse d’Europa
Fino all’ultimo respiro. La Grecia vince l’Europeo under 19 ma l’Italia conquista un argento pesantissimo e di gradissimo valore tecnico e sportivo. Finisce 7-6 con le elleniche a difendere gli ultimi 30 secondi e le azzurre a spingere per concludere la rimonta che era iniziata a un minuto e mezzo dalla fine (dal 7-4). “Ci abbiamo creduto fino alla fine anche oggi – dice il tecnico Paolo Zizza con la poca voce rimastagli – ripetendo la prestazione di ieri con l’Ungheria. Aggressive, propositive, concrete e mai in soggezione contro un avversario che sapevamo dall’inizio essere favorito. Abbiamo perso con la squadra più forte con la quale ci siamo confrontati alla pari. Peccato per non aver reagito prima di andare sotto 4-7. Adesso la sconfitta brucia un po’ ma analizzata a mente fredda saranno più le soddisfazioni che i rimpianti. Torniamo a casa con la consapevolezza di aver disputato un grande torneo. Sono felice per le ragazze. Con questi presupposti il progetto non può che continuare”.
La partita: il primo gol è azzurro con Giuditta Galardi dopo 1’09” e il primo tempo si chiude in parità (2-2) con la rete di Carolina Ioannou (che dal secondo tempo deve fare i conti anche con i 2 falli commessi). Il primo break ellenico arriva nel secondo tempo, Gagnolati fa 3-2 ma poi si scatena Ioanna Charalampidi. Dopo 24 minuti la Grecia conduce 6-4 e a 3’28” dalla fine della partita Stefania Charalampidi fa 7-4. Nel frattempo le azzurre divorano due occasioni per un nulla: nella prima la conclusione di Marletta supera il portiere ma la palla rimane sulla linea, nella seconda il tiro di Avegno finisce sul palo interno e rimbalza verso l’esterno. Si stava ancora sul 6-4 e la partita si poteva prendere una piega diversa. Poi gli ultimi 90 secondi spettacolari di grande cuore azzurro che hanno conquistato gli oltre mille spettatori in tribuna. L’ultimo tiro di Marletta lambisce il palo.
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3-4 posto
UNGHERIA-SPAGNA 6-7 (3-2, 1-2. 1-2, 1-1)
Reti dell’Ungheria: Leimeter 3, Horvath 2, Mate 1.
Reti della Spagna: Forca 4, Ortiz 2, Gonzalez 1.
Arbitri Krstonosic (Srb) e Santos (Por)
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5-6 posto
RUSSIA-OLANDA 11-10 dtr (1-1, 2-1, 3-3, 1-2)(4-3)
Reti della Russia: Zubkova 2, Gerzanich 2, Borisova 1, Poliakova 1, Serzhantova 1.
Reti dell’Olanda: Rogge 2, Van Toorn 1, Rozeboom 1, Joustra 1, Keuning 1, Van Rijn 1.
Arbitri Colombo (Ita) e Boudramis (Gre).
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7-8 posto
GRAN BRETAGNA-UCRAINA 8-7 (4-2, 3-1, 1-2, 0-2)
Reti della Gran Bretagna: Tasker 2, Grimes 2, Andrew 1, Howe 1, Tafazzoli 1, Patchett.
Reti dell’Ucraina: Andreieva 3, Telypko 2, Melnychuk 1, Bulakh 1.
Arbitri De Jong (Ned) e Kokaragac (Tur)
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Semifinali – Sabato 12 settembre
1-4 posto
UNGHERIA-ITALIA 11-12 (4-2, 0-5, 5-3, 2-2)
Ungheria: Doroszlai, Szilagyi 1, Illes, Gurisatti 4 (1 rig), Horvath 4 (2 rig), Farkas, Sikter 1, Leimeter, Kuna 1, Tamas, Azumah, Mate, Gabor. Allenatore Andras Meresz.
Italia: Sparano, Citino, Picozzi 4, Avegno, Morvillo, Fisco, Galardi 2, Carrega, Gragnolati 1 (rig), Marletta 4, Centanni, Ioannou 1, Risso. Allenatore Paolo Zizza.
Superiorità numeriche: Ungheria 3/9 + tre rigori; Italia 6/17 + un rigore.
Arbitri: Gerzanich (Rus) e Kokaragac (Tur)
Note: uscite per limite di falli Leimeter nel secondo, Horvath, Tamas e Mate nel quarto tempo. Spettatori 600 circa.
OSTIA – Spalti gremiti a Ostia per la semifinale tra Italia e l’Ungheria. Grande spettacolo di pubblico e anche grande spettacolo in acqua, dove azzurre e magiare hanno dato vita ad un incontro combattutissimo e ricco di emozioni. Una sfida che si era messa male per la squadra di Zizza (4-1 in avvio). Ma, trascinate dal tandem Marletta-Picozzi (8 gol in due), le azzurre sono riuscite a piazzare un controbreak di 0-6 (4-7 a metà gara) mettendo poi al sicuro il successo con la quarta rete personale di Claudia Marletta (10-12) a poco più di un minuto dal termine. L’Ungheria, con il suo assalto finale, è riuscita soltanto ad accorciare le distanze con Gurisatti quando mancavano soltanto 22″ alla sirena conclusiva.
“Sono molto soddisfatto – ha detto Paolo zizza al termine della gara – e non solo per la vittoria, ottenuta contro una squadra molto forte. Le ragazze hanno dato una dimostrazione di grande carattere rimediando brillantemente ad una partenza molto difficile, nella quale si sono trovate sotto di tre lunghezze. La finale con la Grecia? Difficilissima, è chiaro. Affronteremo la grande favorita per il titolo, una squadra ricca di giocatrici che vantano esperienze anche con la squadra maggiore. Tra l’altro la Grecia è in gran forma, lo ha dimostrato nella semifinale contro la Spagna, che ad un certo punto le elleniche conducevano con 6 reti di vantaggio. Loro, ripeto, sono favorite, ma so che giò che le mie ragazze non lasceranno nulla d’intentato per riuscire a capovolgere il pronostico”.
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
“Ce la siamo meritata! Siamo state brave e domani vinciamo”. Parola di Claudia Marletta, bomber azzurro insieme a Domitilla Picozzi nella grande vittoria sulle magiare. L’Italia è in finale per l’oro agli europei di pallanuoto under 19 che si stanno svolgendo al Centro Federale di Ostia. Il giovane Setterosa, guidato da Paolo Zizza, ha battuto in semifinale l’Ungheria 12-11, al termine di una partita intensa e combattuta. “Una vittoria di grande cuore”, come l’ha definita il tecnico azzurro che applaude le sue ragazze, una per una. “E’ stata una grande partita e sono state bravissime. Siamo andati subito sotto (4-2) e poi dal +4 siamo stati raggiunti (8-8) ma non abbiamo mai smesso di crederci. La squadra ha reagito bene ad ogni difficoltà e questa è la cosa più importante perché abbiamo lavorato molto sull’attenzione. Questa sera il gruppo ha dimostrato di credere nel progetto che stiamo portando avanti”.
E’ stata quasi la partita perfetta, peccato soltanto per il 6/17 in superiorità numerica. “In partite come questa non è mai facile mantenere una media di realizzazione alta – spiega Zizza – soprattutto quando hai davanti squadre come l’Ungheria. All’inizio e alla fine abbiamo sbagliato qualche conclusione. Però siamo stati bravi a far prendere subito i tre falli alle giocatrici più pericolose ed a gestire i nostri. Credo che il pubblico si sia divertito. E’ stata una partita avvincente dal primo all’ultimo minuto. Anche il tecnico della Spagna ci ha fatto i complimenti per lo spettacolo in acqua”.
Domani alle 19.00 c’è la finale con la Grecia che nell’altra semifinale ha superato 10-6 la Spagna quasi senza soffrire. L’ultimo ostacolo verso il gradino più alto del podio. “La Grecia è la favorita numero uno – conclude Zizza – ma in finale, mai dire mai. Noi dopo questa bella vittoria ci arriviamo con grande carica, entusiasmo e consapevolezza”.
Alle quaterne messe a segno dalla siciliana Claudia Marletta e dalla romana Domitilla Picozzi si sono aggiunti la doppietta di Giuditta Galardi e i gol di Arianna Gragnolati e Carolina Ioannou. Baci, abbracci e foto ricordo all’uscita dalla vasca con il pubblico (oltre 600 persone) ad applaudire e salutare le 13 giovani leonesse che non voglio fermarsi qui. Appuntamento a domenica 14 settembre.
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GRECIA-SPAGNA 10-6 (4-1, 2-1, 3-2, 1-2)
Reti della Grecia: E. Plevritou 3, S. Charalampidi 3, Eleftheriadou 2, I. Charlampidi 1, Chydirioti 1.
Reti della Spagna: Ortiz 3, Gonzalez 1, Crespi 1, Forca 1.
Arbitri: Krstonosic (Srb) e De Jong (Ned)
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5-8 posto
RUSSIA-GRAN BRETAGNA 23-4  (4-2, 6-1, 8-1, 5-0)
Reti della Russia: Perfileva 3, Kolmakova 3, Gerzanich 3, Rizhkova 3, Zubkova 2, Kravchenko 2, Trotskaya 2, Poliakova 2, Borisova 1, Koryakina 1, Serzhantova 1.
Reti della Gran Bretagna: Tasker 2, Howe 1, Williams 1.
Arbitri Santos (Portogallo) e Kunikova (Slovacchia).
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UCRAINA-OLANDA 0-22 (0-5, 0-3,  0-6, 0-8)
Reti dell’Olanda: Aan 3, Van Toorn 3, Drewes 3, Rogge 3, Sleeking 2, Joustra 2, Rozeboom 2, Krusinga 1, Koopman 1, Keuning 1, Van Rijn 1.
Arbitri Kun (Ungheria) e Fogel (Israele)
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ITALIA-UNGHERIA, LA VIGILIA DEI C.T.
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COMUNICATO F.I.N.
In attesa della semifinale di sabato 13 settembre tra Italia e Ungheria, in programma alle 19 al Centro Federale di Ostia, dove sono in svolgimento gli europei under 19 femminili di pallanuoto, gli interventi dei due Commissari Tecnici delle squadre Nazionali assolute, Andras Meresz e Fabio Conti che seguono il torneo dalle tribune. Meresz (Ungheria). “Con la Russia la squadra ha giocato con grande cuore e carattere. Dopo un avvio terribile, dove è andata in svantaggio 4-1, è tornata a giocare in maniera molto intelligente. Della partita tra Italia e Gran Bretagna sono bastati i primi due tempi per vedere che è stato un buon allenamento. Della squadra azzurra mi preoccupa la freschezza atletica, poichè hanno giocato una gara in meno e cambiato molte ragazze rispetto ai Mondiali juniores”. Conti (Italia). “Le ragazze arrivano a questo appuntamento dopo una serie di partite nelle quali hanno giocato a basso ritmo allenando però la concentrazione e verificando gli schemi e i movimenti studiati in allenamento. Ciò potrebbe essere uno svantaggio nel caso in cui non approcciassimo le magiare con la giusta attenzione e determinazione. La partita con la Russia ha dimostrato tutta la forza fisica e la furbizia di cui sono capaci le ungheresi”.
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INTERVISTA CON FISCO E IOANNOU
COMUNICATO F.I.N.
La vittoria sulla Gran Bretagna è già acqua passata. I pensieri, del giovane Setterosa di Paolo Zizza, sono tutti rivolti all’Ungheria, l’avversario che incontreranno sabato 13 settembre alle ore 19 nella semifinale di questo campionato europeo under 19 di pallanuoto che si sta disputando presso il Centro Federale di Ostia. Le magiare sono da rispettare ma non da temere, come confermano Carolina Ioannou e Maddalena Fisco che, per l’occasione, si presentano e tracciano un bilancio del torneo. “Finalmente arrivano le partite che contano, quelle che ci divertono di più, dopo un percorso fin qui facile – sottolinea la Ioannou – e noi non ci faremo trovare impreparate. Conosciamo molto bene pregi e difetti delle ungheresi. Abbiamo sicuramente tutte le carte in regola per batterle e accedere alla finale di domenica”.
Le azzurre sono motivatissime e il gradino più alto del podio è lì vicino, lo si può sfiorare. “Possiamo e vogliamo farcela. Domani non dovremo commettere errori in difesa – aggiunge la Fisco – e allo stesso tempo bisognerà essere precise in attacco: con la Gran Bretagna, ad esempio, potevamo essere più ciniche e rendere, così, la vittoria ancora più netta. Occorrerà la massima concentrazione”.
E se il cammino dell’Italia è stato privo di sbavature, il merito è anche di ogni singolo elemento del gruppo “Il mio campionato è stato fin qui molto buono – afferma la neo studentessa di Giurisprudenza, Carolina Ioannou – sono soddisfatta dell’apporto dato alla squadra ma si può fare sempre di più: magari da domani”. “Siamo fortunate – chiosa Maddalena Fisco, all’ultimo anno di liceo scientifico – perchè il nostro allenatore concede a tutte le giocatrici un buon minutaggio e ciò permette ad ognuna di esprimersi al meglio”.
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