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Giudice Arbitro: Dario Barone
Arbitri: Alfi, Barletta, Bonavita, Calabrò, D’Alessio Biagio, Gomez, Guarracino, Pascucci
CLASSIFICA FINALE: Posillipo 7; Acquachiara 6; Vasutas 3; Canottieri Napoli 1
Terza giornata – Sabato 13 settembre
CANOTTIERI-POSILLIPO 13-13 (4-4; 3-1; 3-4; 3-4)
Dooa Posillipo: Caruso, Dolce 1, Russo 1, Foglio, Briganti 1, Radovic 4, Renzuto 2, Mauro, Bertoli 2, Mandolini 2, Saccoia, Negri. All. Cufino.
Canottieri Napoli: Turiello, Buonocore 3, Di Costanzo 2, Migliaccio 1, Brguljan 2, Borrelli 3, Ronga, Campopiano, Maccioni, Velotto 1, Baraldi, Esposito 1, Vassallo, Iaccarino, Ronga, Bernaudo. All. Massa.
Arbitri: Calabrò e D’Alessio B.
NAPOLI – Enrico Caruso, eletto dai tecnici miglior giocatore del torneo, onora la nomina con un’altra buona partita, che però non consente al Dooa Posillipo, già vincitore del Memorial D’Angelo con una giornata di anticipo, di chiudere la manifestazione a punteggio pieno. Vuoi perchè la Canottieri Napoli ha disputato un’ottima gara, arrivando a condurre anche di quattro lunghezze (9-5 all’inizio del terzo tempo, controfuga di Borrelli) vuoi perchè, dopo aver effettuato il sorpasso che sembrava definitivo (12-13) grazie al quarto gol del solito Radovic (capocannoniere del torneo con 11 reti), è successo un episodio un po’ fuori dalle righe che ha consentito alla squadra di Massa di pervenire al pareggio a 2″ dal termine. Scambio di “cortesie” tra Mandolini e Vassallo e rosso al giocatore del Posillipo per brutalità, con annesso rigore trasformato da Di Costanzo per il 13-13 finale.
IL COMUNICATO DEL DOOA POSILLIPO
La palma di miglior giocatore assegnata all’esordiente portiere rossoverde Enrico Caruso e le undici reti di Radovic capocannoniere del torneo, ccompletano il successo della formazione rossoverde che vince il Memorial concludendo imbattuta la manifestazione. E poteva anche essere un “”percorso netto” con tre vittorie su tre incontri se, nei secondi di un concitato (inspiegabilmente) finale del match non fosse stato espulso il orossoverde Mandolini per brutalità ai danni di Esposito con conseguente rigore assegnato ai giallorossi e trasformato da Brguljan che, ad un solo ssecondo dalla fine, fissava il risultato definitivo sul 13 a 13.
Erano gli ultimi istanti della partita con il Posillipo in vantaggio di una rete e palla in mano, quando gli arbitri si accorgevano di uno scambio di “colpi proibiti” tra i due atleti entrambi poi usciti dall’acqua con i segni della “discussione”; infatti, Esposito accusata una ferita al labbro inferiore, mentre Mandolini un ematoma all’occhio destro.
Per quando attiene, invece, al film dell’incontro, c’è poco da evidenziare considerato che entrambe le squadre non avevano più nulla da chiedere a questo torneo, per cui la partita si è svolta con sufficiente scioltezza ed è stata abbastanza piacevole e con continui capovolgimenti di fronte.
Dopo una prima frazione in assoluto equilibrio la Canottieri, tra il secondo ed il terzo tempo ha provato ad allungare portandosi fino al +4, ma il Posillipo ha ricucito lo strappo fino al citato vantaggio di una lunghezza conquistato a meno di un minuto dalla fine; poi l’episodio che ha deciso il match.
“Sono soddisfatto del comportamento dei nostri ragazzi. – il commento a caldo del vice presidente sportivo rossoverde Maurizio Marassi – Questo torneo, oltre a rappresentare un buon banco di prova in vista dell’imminente inizio di Coppa Campioni e campionato, è stata l’occasione per dimostrare che la “linea giovani” voluta dal Circolo d’intesa con l’allenatore, incomincia a dare i suoi primi frutti e può risultare sicuramente vincente nel prossimo futuro”.
Sulla stessa lunghezza d’onda mister Cufino: “Non posso che essere contento per la prestazione della mia squadra che ha onorato in pieno la memoria di Enzo D’Angelo. Abbiamo infatti disputato e vinto in maniera volitiva il torneo giocandolo tutto in condizioni di formazione rimaneggiata per le assenze dettate da motivi cautelativi di tre pilastri fondamentali della squadra: il portiere Negri, il centroboa montenegrino Klikovac e il nostro capitano Gallo. Soddisfatto della prestazione di tutti e anche degli esordienti Caruso, Brigante e Mauro e grande iniezione di fiducia in vista dell’impegno di Coppa Campioni e della prima difficile partita col Verona. Ci attende un anno difficile e impegnativo dove non solo dobbiamo confermarci, per quanto dobbiamo puntare a migliorarci perché per mentalità non dobbiamo accontentarci mai. Sarà indispensabile mantenere altissima sempre la condizione fisica e mentale, migliorare la qualità tecnica individuale e perfezionare l’organizzazione del gioco nei dettagli. Vitale per noi l’utilizzo di spazi adeguati all’alto livello per cui competiamo e la serenità del gruppo. Con queste premesse e con questi ingredienti – ha concluso l’allenatore – nessun traguardo, nel tempo, è precluso a questo Posillipo”.
Nino d’Agresti
Enrico Caruso, miglior portiere del torneo, premiato dalla campionessa paralimpica di “Milleculure” Manuela Migliaccio
ACQUACHIARA-VASUTAS 12-10 (3-3; 3-1; 4-2; 2-4)
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Marziali 1, Rossi, Paskvalin 1, Scotti Galletta 1, Petkovic 5, Lanzoni, Ferrone, Luongo S. 3, Valentino 1, Astarita, Gitto M., Lamoglia, Tozzi, Addeo. All. De Crescenzo P.
Vasutas Budapest: Gyorke, Tatar, Nagy N., Borsos 1, Nagy S., Torok, Letay 1, Ambrus 3, Kovacs 1, Pasztor 3, Kotsidis, Meszaros, Szabo Bendeguz 1, Szakonyi. All. Marcz.
Arbitri: Bonavita e Pascucci.
NAPOLI – In palio il secondo posto nella sfida tra Tamas Marcz, allenatore del Vasutas, e la “sua” Carpisa Yamamay Acquachiara. Gli ungheresi fanno bella figura riuscendo a rimontare un pesantissimo passivo (da 9-4 a 10-10), ma poi una doppietta di Petkovic fa pendere il piatto della bilancia nuovamente dalla parte della squadra di De Crescenzo, nella quale, oltre al croato, si sono messi in luce in particolar modo Marziali, Luongo e Lamoglia, che ha giocato dal primo minuto tra i pali biancazzurri.
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Seconda giornata – Venerdì 12 settembre
Radovic al tiro contrastato dall’ex posillipino Rossi (FOTO Roberto Polverino, clicca sull’immagine per ingrandirla)
ACQUACHIARA-POSILLIPO 9-10 (1-4; 2-1: 2-2; 3-2)
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Marziali 1, Rossi 1, Paskvalin 1, Scotti Galletta, Petkovic 3 (1 rig.), Lanzoni 1, Ferrone, Luongo S. 1, Valentino, Astarita 1, Gitto M., Lamoglia, Tozzi, Caccavale. All. De Crescenzo P.
Dooa Posillipo: Caruso, Dolce 1, Russo, Foglio, Renzuto 1, Radovic 4, Mauro 1, Briganti 1, Klikovac, Bertoli, Mandolini 1, Saccoia 1, Negri. All. Cufino.
Arbitri: Barletta e Gomez.
Superiorità numeriche: Acquachiara 4/13, Posillipo 0/1.
Note: espulso Bertoli (P) nel terzo tempo.
NAPOLI – Il Dooa Posillipo vince il Memorial D’Angelo con un turno di anticipo. Anzi, mezzo Posillipo vista la situazione di assoluta emergenza della squadra rossoverde. E’ vero che Cufino ha recuperato Mandolini, autore del gol più bello del derby (grande giocata al centro), ma il tecnico rossoverde ai già indisponibili Negri, Gallo e Klikovac ha dovuto aggiungere strada facendo Bertoli, che ha preso il rosso da Gomez all’inizio del terzo tempo.
Già per questi motivi, quindi, la vittoria sulla Acquachiara sarebbe da sottolineare. Ma, se guardiamo il computo delle superiorità numeriche di cui hanno goduto le due squadre (13 la Carpisa Yamamay, 1 soltanto il Dooa), allora si può tranquillamente dire che il successo rossoverde nel primo derby stagionale è davvero un’impresa. “Abbiamo giocato un’ottima partita difensiva e Caruso tra i pali è stato molto bravo anche stavolta”, ha detto Cufino a fine gara.
Il giovane estremo difensore rossoverde, protagonista di una super-partita (ha parato praticamente tutto) ha commesso un solo errore: un lancio sbagliato sul punteggio di 3-6 che ha impedito a Saccoia, tutto solo davanti a Caprani (di gran lunga il migliore dell’Acquachiara), di portare a +4 il vantaggio rossoverde. La squadra di De Crescenzo, assolutamente inguardabile fino a quel momento, ha tirato fuori l’orgoglio ed ha cominciato a recuperare progressivamente il passivo nonostante le reti di uno stratosferico Radovic e un paio di prodezze del giovane Briganti. L’aggancio (9-9) a due minuti dal termine con Lanzoni, che ha finalizzato un’azione in contropiede innescata da Scotti Galletta e rifinita da Luongo, ma subito dopo Radovic ha riportato avanti il Posillipo (9-10) con il suo quarto gol personale. Finale con assalto alla baionetta dell’Acquachiara alla porta di Caruso, ma il portiere rossoverde è strepitoso in più di un’occasione e salva ripetutamente la vittoria. L’ultimissima parata proprio a fil di sirena, su Matteo Gitto lanciato in 1 contro 0 da uno dei pochissimi errori difensivi del Posillipo, al quale De Crescenzo a fine gara tributa i giusti meriti: “E’ stata una partita molto combattuta, ma la squadra di Cufino ha vinto meritatamente. Noi abbiamo commesso troppi errori, sia in attacco sia nelle retrovie”.
Mario Corcione
Time out Carpisa Yamamay Acquachiara (FOTO Roberto Polverino)
VASUTAS-CANOTTIERI NAPOLI 9-7 (2-1; 3-0; 2-3; 2-3)
Vasutas Budapest: Gyorke, Tatar, Nagy, Borsos 2 (1 rig.), Nagy, Torok 2 (1 rig.), Letay 1, Ambrus 1, Kovacs, Pasztor 3, Kotsidis, Meszaros, Szabo Bendeguz, Szakonyi. All. Marcz.
Canottieri Napoli: Turiello, Buonocore 1, Di Costanzo 4, Migliaccio, Brguljan, Borrelli, Ruocco, Campopiano, Maccioni, Velotto 1, Baraldi 1, Esposito, Vassallo, Iaccarino, Ronga, Bernaudo. All. Massa.
Arbitri: Alfi e Pascucci.
Superiorità numeriche: Vasutas 0/2, Canottieri Napoli 1/13.
NAPOLI – Quando Borsos segna su rigore la rete del 7-3 a metà del terzo tempo, sembra proprio che ci sia poco da fare per la Canottieri Napoli. Invece, trascinata da un ottimo Buonocore (uomo ovunque) e dalle reti di Di Costanzo, la squadra giallorossa riesce a recuperare tutto il passivo (7-7). Potrebbe essere la svolta verso il primo successo della squadra del Molosiglio nel torneo, e invece è il Vasutas a staccare nuovamente i rivali (9-7) con un rigore trasformato da Torok e una controfuga finalizzata da Borsos. Pesano sul nuovo e definitivo vantaggio ungherese anche un rigore sbagliato nel finale da Di Costanzo (palo) e un’occasione fallita a tu per tu col portiere avversario da Velotto, autore peraltro del gesto tecnico più bello del match: il lungo lancio che aveva permesso a Di Costanzo di realizzare il gol del provvisorio 7-7. “La nostra gara è stata resa molto difficile da una partenza disastrosa, il Vasutas ha meritato di vincere”, sottolinea Enzo Massa. “Noi molto meglio rispetto alla partita di stamattina col Posillipo, che forse con un po’ più di attenzione avremmo potuto evitare di perdere”, è il commento di Tamas Marcz.
Mario Corcione
Ambrus in azione sotto la porta del Posillipo (FOTO Roberto Polverino)
Prima giornata – Venerdì 12 settembre
POSILLIPO-VASUTAS 10-8 (2-3; 3-2; 3-0; 2-3)
Dooa Posillipo: Caruso, Dolce, Russo, Foglio 2, Briganti, Radovic 3, Renzuto 2, Gallo, Klikovac, Bertoli 3, Mauro Saccoia, Negri. All. Cufino.
Vasutas Budapest: Gyorke, Tatar 1, Szabo Bence, Borsos, Nagy, Torok 1 rig., Letay 1 rig., Ambrus, Kovacs 2, Pasztor 2, Kotsidis 1, Meszaros, Szabo Bendeguz, Szakonyi. All. Marcz.
Arbitri: Barletta e Gomez.
Superiorità numeriche: Posillipo 3/7, Vasutas 3/6.
Note: usciti per limite di falli Kovacs (V) e Foglio (P).
NAPOLI – Il primo tiro della stagione agonistica 2014-2015 è di Zeno Bertoli (parata di Gyorke), il primo gol porta la firma dell’ungherese Pasztor. Posillipo e Vasutas per due tempi si alternano al comando della gara, poi la squadra di Cufino rompe l’equilibrio con un parziale di 3-0 (8-5) che la formazione di Marcz non riesce più a recuperare.
“Complimenti al Posillipo, ha giocato una buona gara – commenta il tecnico ungherese a fine partita -. Noi potevamo fare qulcosa di più, ma abbiamo sbagliato molto occasioni anche perchè il giovane portiere rossoverde oggi sembrava Rollan”.
Il giovane portiere rossoverde è Enrico Caruso, che Cufino ha schierato tra i pali per tutta la gara a causa dell’indisponibilità di Negri (problemi alla schiena). In formazione solo per onor di firma anche Gallo, prudenzialmente a riposo per un accenno di pubalgia, e Klikovac (forte torcicollo). Assente del tutto Mandolini per problemi di studio, Cufino ha giocato con gli uomini contati. Anche per questo motivo il tecnico rossoverde si è detto soddisfatto: “Non mi aspettavo un esordio così buono, anche se è presto per emettere giudizi. Caruso? Stesso discorso, ha giocato bene, ma è soltanto alla sua prima partita con noi”.
Bertoli il più in forma tra i rossoverdi. Ha fatto tre gol e si è visto repingere dal palo interno la sua conclusione più bella, una palomba da fuori. Radovic il solito cecchino, ma due delle sue realizzazioni sono arrivate con la complicità del portiere ungherese Gyorke. Tra gli ungheresi si è visto poco la stella Torok, a segno solo su rigore. Senza problemi la direzione di Barletta e Gomez.
Mario Corcione
Campopiano si appresta alla conclusione sotto la porta della Carpisa Yamamay Acquachiara (FOTO Rosario Caramiello)
ACQUACHIARA-CANOTTIERI NAPOLI 13-10 (2-2; 4-2; 3-3; 4-3)
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez 1, Rossi, Paskvalin 2, Scotti Galletta, Petkovic 4 (1 rig.), Lanzoni 1, Marziali 2, Luongo S. 3 (1 rig.), Valentino, Astarita, Gitto M., Lamoglia, Caccavale, Addeo. All. De Crescenzo P.
Canottieri Napoli: Turiello, Buonocore 1, Di Costanzo 3, Migliaccio 1, Brguljan 2, Borrelli, Ruocco, Campopiano 2, Maccioni 1, Velotto, Baraldi, Esposito, Vassallo, Iaccarino. All. Massa.
Arbitri: Alfi e Guarracino.
Superiorità numeriche: Acquachiara 4/7, Canottieri Napoli 3/12.
Note: in porta nella Canottieri Napoli col n. 13 Vassallo, che ha parato un rigore a Lanzoni sul punteggio di 8-6; uscito per tre falli: Scotti Galletta (A).
NAPOLI – “Siamo indietro come condizione rispetto all’Acquachiara. Si è visto soprattutto nella seconda parte dell’incontro, quando i biancazzurri sono andati via più volte in controfuga. Perciò, tutto sommato, sono soddisfatto della prestazione della squadra”.
Così Enzo Massa, tecnico della Canottieri Napoli (Zizza assente perchè impegnato con la nazionale agli Europei Under 19 femminili) fotografa il primo derby della stagione. Ed ecco la “fotografia” di Paolo De Crescenzo: “Anch’io sono abbastanza soddisfatto. I ragazzi hanno fatto vedere buone cose, ma è mancata la continuità: più volte, avanti di tre-quattro lunghezze, hanno dato alla Canottieri l’opportunità di riportarsi sotto nel punteggio. C’è quindi molto da lavorare”.
Anche perchè la Carpisa Yamamay Acquachiara è completamente cambiata rispetto alla scorsa stagione: del vecchio roster sono rimasti soltanto capitan Ferrone (oggi assente), Perez, Scotti Galletta, Luongo, Lamoglia e Petkovic, che è subito balzato al comando della classifica cannonieri del torneo con 4 gol. E potevano essere 5 se altruisticamente non avesse ceduto il quinto a Marziali in controfuga 2 contro 0.
Nella Canottieri Napoli Di Costanzo fa immediatamente il suo dovere di ex portando in vantaggio i giallorossi con un tiro da posizione 2. Gol molto bello, ma che sfigura al confronto di quello successivo di Brguljan: un capolavoro. Giallorossi avanti 0-2, ma il doppio vantaggio dura poco. E quando Paskvalin (buono il suo esordio) mette alle spalle del bravo Vassallo il pallone del 4-2 con un morbido tocco a scavalcare il portiere, si capisce chiaramente che l’inerzia della gara ha già cambiato padrone.
Dopo il cambio di campo (6-4), Lamoglia prende il posto di Caprani tra i pali e si mette in evidenza con una serie di buone parate che aiutano l’Acquachiara a prendere il largo (8-4). Buonocore, protagonista di una splendida girata al volo respinta dal palo, si incarica di ricucire lo strappo assieme a Brguljan e Di Costanzo (8-7), ma nonostante un rigore neutralizzato da Vassallo a Lanzoni la Carpisa Yamamay riesce a staccare nuovamente e definitivamente gli avversari (12-8). Da segnalare soprattutto un gran gol di Luongo e la rete del giovane Maccioni, l’ennesimo promettentissimo prodotto del vivaio giallorosso. “Non a caso – commenta Enzo Massa – oggi è stato messo in formazione”.
Mario Corcione
La Canottieri Napoli (FOTO Roberto Polverino)
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